Pionieri di questa tecnica da quasi vent’anni sono i coniugi Desideri di Sinalunga (Si) ( vedi www.fantasmi.net) , che me l’hanno insegnata.
Ben presto ho capito che non era per niente facile., che ci voleva tanto allenamento e dedizione nella quotidianità.
Ne faccio alcuni esempi. Ogni file è a disposizione in originale per controlli.
-Mi è rimasta impressa una frase scritta da mia madre durante un test neuropsicologico : il medico le chiese di scrivere un pensierino e lei tracciò sul foglio “amo la mia famiglia ma mi ci dedico poco”. Rimasi molto colpita dalla tenerezza di queste parole, che volevano significare tanto lavoro e tempo sottratto alla famiglia, e oggi che lei non è più qui con me in corpore ho rovesciato la frase per ottenere:
Oh po-pochi debiti,mamm!
Fagli, ma fai male oh ma’
L’ho presa in parola e visti i tempi non propizi per i mutui, è stata una saggia decisione.
LA RONDINE di Pascoli
Ritornava una rondine al tetto.
L'uccisero. Cadde tra spini.
Ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra che attende,
che pigola sempre più piano
LA RONDINE –PASCOLI contrario
Hai qui permesso e lo vide.
Prendete / ar molle, lo dì, nos lè.
Un altro lo les qui oh ccà /, è un breve leu.
Prendete/e storie mo’/ parlerò.
i’ lì dimora/ io ho sede en esta.
Odes minu’/ or che hable ‘na viva lè.
In ipsa te andrai/, or resist tu.
Oh tett là te indorano/avant andrò dir.
La mattina del 22 settembre 2011 ero di fretta perchè dovevo fare un esame universitario e ho dovuto interrompere una registrazione,così la risposta breve è stata: Or corri ,session, seinza il segnal andrò
Originale: “por las calles vacias noche sin rostro”
Parabola del fico tratta da due diversi vangeli.
Si fa riferimento ai forni crematori dove molti bambini ebrei sono stati arsi e inceneriti per “farne sapone” e anche un riferimento moderno al traffico di organi nel mondo.
Dal Vangelo secondo Marco:
Andare a sapon è l’ora,bimbi là/oh andare se appresta tedeschi/
Fortuna che hai socio, tu dei capir/e noi stare lè,da cercare sapon
Or chì viva dire mi/pertroppe là ponisti vie che talpas
Esorta,se ‘o crede, che dir devon nau (=noi)
E ove taiso (=ginnastica giapponese)
Avisti le tazze che t’escono qui oh
E gli offri ,non ha d’mur, sì
e l’evento non neghi di Mario , Silla oh.
A’ lopara pazzeo co’ Keef, là detarà mi (la lupara impazzìsce con i keef)
Dal Vangelo secondo Matteo:
e oraclo lo sa/
ponès lì,disegnai le rutte/
ah solo nu’ sedaròn la croce ,ormau (=ormai)
andare a sapone,e l’ora è aprire là,
andare a saponetta li ho visti.
Or la dà che seu (= so) che tu ten a mi
e noi stare dentro a cercare sapon,
oh chì vivrà, dire mi.
Purtroppe là,
ponisti biglietti e talpas.
Tesor che t’s’è uh, che tu tenir, devon là o piove taiso.
Lì sorte tazze ,lè che debbas
e gli offre l’escludo ,organ è meta.
Ah tenevi du(e) marò su là oh (i marò sono marinai),
la lupara fa le penne ,ermo fuochista!
Capire tutto è davvero dura,comunque mi sono ascoltata anche le canzoni dei keef,un gruppo rock emergente e i loro testi.
- Una semplice frase incompleta,”piccola bimba del cuor” e il risultato è:
love lè dammi, parlo chì
- Analogamente con una frase dal Rigoletto di Verdi
”della mia bella incognita borghese toccare il fin dell’avventura io voglio” si ottiene a rovescio
Vogl’io ,voglia tu, nè valen, lì fnirà tut.
Ex equo guarda i nonni, alleva i malè.
- Sempre dal Rigoletto QUANTO DOLOR (Gilda)
Quanto dolor,quanto dolor
Chi spremere sì amaro pianto può?
DIVENTA
How potrai curar mai iss e rimorsi (remersi letteralmente)?
Dolo lo tnau (=lo tieni) 2 volte
Vale a dire , il dolore,come il rimorso, in questa vita non se ne va mai
- Da una frase di Pascal “tutte le volte che mi cerchi mi avrai trovato” e in aggiunta una frase dell’Otello di Verdi “un bacio…un bacio ancora…un altro bacio” si ottiene:
ah stabat là nu’ /ah roco stamu /noi stamu /a tavola ne avrai e presto mi pot lovere tu
Dopo aver sentito la sera del 2 nov a “Le Iene” la notizia di un sacerdote che aveva abusato di diversi ragazzi maschi,extracomunitari e non, che dal carcere venivano affidati alla sua comunità,sono rimasta così profondamente disgustata che ho voluto chiedere ai nostri amici e in particolare a mio padre un commento. Ho utilizzato una frase della “Cavalleria rusticana” che riporto: “Inneggiamo il Signor non è morto,Ei fulgente ha dischiuso l’avel, è salito alla Gloria del Ciel.”
A rovescio diviene:
bestie, ahi rol gh’ha allà / oh ti la sé/
leva o’ suicida / et n’è più fiè (fiato)/
potrò me non / carogne es lì / omagg de lì